I bruttissimi eventi, successi in questi giorni in Giappone, mi hanno fatto riflettere. Con dispiacere ho pensato e pregato tanto per questo meraviglioso popolo, un popolo colto e intelligente! Oggi voglio soffermarmi sulla loro alimentazione e su quanto abbiamo da imparare!
I Giapponesi hanno una cultura completamente diversa dalla nostra.
L' alimentazione è ricchissima di pesce, prezioso alleato ricco di oligoelementi e acidi grassi omega 3, niente latte, formaggi, pochissimo sale, ma tantissime verdure, riso, miso, carne bianca, alghe, soia e tè verde.
Riso, facile da digerire e privo di glutine, persino a colazione!
Tra i piatti tipici giapponesi: gli onigiri, involtini di alghe e riso spesso ripieni di pesce crudo; il sashimi, pesce crudo servito con soia; il misoshiru, zuppa con miso e dashi; soba, spaghetti di grano saraceno; l'oden, piatto fatto con brodo di alghe e tonno secco. Un'alimentazione, priva di grassi e zuccheri, e che non prevede nessun eccesso di cibo, e che ha contribuito alla formazione di un popolo ricco di persone ultracentenarie. E' il popolo più longevo con pochissime malattie cardiovascolari e con il minor numero di tumori al colon e polmoni. Anche noi Italiani siamo messi bene, secondo le indagini ISTAT siamo il secondo posto, ma con con un gran numero di malattie.
Un paese dove non ci sono e non ci possono essere persone obese anzi se si supera la soglia del peso forma, l'azienda presso cui si lavora non garantisce più l'assistenza sanitaria necessaria. I giapponesi hanno saputo conservare bene le loro tradizioni, nonostante la loro superefficienza e la supertecnologia: sono uomini e donne dal portamento umile e nello stesso tempo forte, dalla pelle liscia e capelli lucidissimi.
Allora mi chiedo? E' nell'alimentazione l'elisir di lunga vita? E' giusto mangiare poco per non invecchiare?
Sicuramente uno stile di vita equilibrato basato su una corretta alimentazione e una costante attività fisica contribuisce positivamente sulla qualità della vita: gli eccessi di cibo è risaputo danneggiano le pareti cellulari. E poi c'è il sale...
Il sale che noi europei utilizziamo quotidianamente è quasi bandito dai giapponesi: loro usano un condimento fatto con semi di sesamo tostato e una piccolissima quantità di sale, il gomasio. Prediligono, inoltre, il tamari e la soia, quest'ultima ricca di aminoacidi e antiossidanti.
Le alghe, consumate secche o cotte, sono presenti in tantissimi piatti giapponesi. Alghe del Pacifico, tra le più ricche di vitamina C e iodio, e che non richiedono in cucina l'uso del sale perchè naturalmente salate.
E' poi, ci sono loro...i famosi radicali liberi che con con il loro"attacco" (una vera e propria reazione a catena) favoriscono l'invecchiamento cellulare e i grassi favoriscono questo attacco! Un mezzo per rompere questo circolo è, dunque, mangiare poco e correttamente. In questo modo dovremmo riuscire a mantenerci più giovani e a prevenire tante malattie. Le popolazioni più longeve, infatti, sono proprio quelle che praticano, durante la settimana, forme di digiuno, a base magari di solo acqua e brodi di verdura. Un digiuno inteso come salutare e depurativo!
Allora più mai è valido il detto:
" Noi siamo quello che mangiamo!"
Molti studiosi ritengono che scendere qualche chilo al di sotto del proprio peso corporeo, dopo i quarantanni possa influire positivamente sul benessere della persona, sopratutto se si ha una predisposizione genetica nei confronti di malattie cardiovascolari. Concludo sostenendo che bisognerebbe guardare all'alimentazione con un occhio critico e porre maggior attenzione alle cose che ci fanno bene, cercando di eliminare gli eccessi senza rinunciare ai piaceri della buona tavola!
Alcune immagini scattate nel mercato del pesce le potete trovare qui.
A presto,Clementina
Parole sante, ma quando ci si trova davanti ad un piatto di tortelloni come quelli sotto non pensi più ai piatti salutari!!!
RispondiEliminaL'importante è non mangiarli tutti i giorni! Baci
RispondiEliminaBello il tuo post,mi piace questo genere di cibarie,grazie della tua visita Clementina,possiamo seguirci a vicenda così non ci perdiamo di vista,ti piace l'idea?
RispondiEliminaSerena vita.
Rinunciare alla nostra cultura alimentare, fatta di tanti piatti salutari, sempre che non si ecceda, per abbracciare quella giapponese non è un passo semplice, sinceramente noi siamo legati alle nostre tradizioni, possibilmente al chilometro zero. Ovvio che bisogna fare attenzione a quello che si mangia, non eccedere col sale, non eccedere con la quantità di cibo ingurgitato, magari anche rispettare un giorno di digiuno, tutto questo è giustissimo!
RispondiEliminaBacioni da Sabrina&Luca
clementina grazie sei stata molto gentile, scusami ma sono riuscito a passare solo adesso, veramente grazie sono ancora un po' in tranbusto
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